“Viandante, non c'è un cammino,
si fa il cammino camminando”, scriveva il celebre poeta Antonio Machado. Il cammino
è una metafora della vita, si sa quando e da dove si parte, non si sa dove si
arriva. Durante il cammino si incontrano persone, si ascoltano storie, si
assaggiano cibi che hanno il sapore della terra che li ha prodotti. Durante il
cammino si impara, ci si stupisce, si cambia idea. Camminando si cerca la
libertà, come cantava Victor Jara.
Photo credits: Instagram |
Darinka ha un luogo di partenza,
Palermo, e una meta, la natia Baveno, sulle sponde del Lago Maggiore. Ma
soprattutto ha un’idea: raccontare l’Italia attraverso i sogni delle persone
che conosce lungo la strada, che percorre da sola, a piedi e senza soldi. Un
viaggio lungo, difficile, in solitaria, per raccontare il Belpaese attraverso
le testimonianze di persone che stanno lontane dai riflettori, di luoghi che a
volte non compaiono nelle guide turistiche. Un viaggio lento in un mondo che
corre veloce e che lascia indietro chi non si adegua. Un viaggio senza soldi in
un mondo che gira tutto intorno ai soldi, al successo, alla fama. Un viaggio
come “ricerca antropologica sui sogni su ciò che ne è rimasto in questa società
caratterizzata sempre più dalla pubblicità, dal materialismo e dalla superficialità”, come dichiara Darinka nel suo
blog.
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Durante il cammino Darinka si
arrangia chiedendo cibo e ospitalità presso le persone che incontra,
raccontando a tutti la sua idea e il suo viaggio. Cerca di entrare gratis nei
musei mostrando i ritagli di giornale che parlano di lei, come facevano Ernesto
Guevara e Alberto Granado durante il loro viaggio per l’America Latina. Ma
soprattutto raccoglie sogni, donati in forma scritta, su un foglio di carta,
piegati e inseriti nella sua “scatola dei sogni”.
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Ha uno sguardo acuto Darinka, si
vede dai soggetti delle sue fotografie, dalle angolazioni. Si nota dalle
osservazioni che fa sulle persone, sui luoghi che visita. Ma forse è meglio che
lo vediate da voi, seguendo i suoi passi sul suo Blog, oppure cercandola su
Facebook, Twitter o su Instagram.
A noi non resta che farle
l’augurio che ogni viaggiatore vorrebbe sentirsi fare: Buon Viaggio, Darinka.
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